….ovvero l’Università del Minho (la regione in cui si trova Braga) !
Eccomi qua dopo 2 settimane con un nuovo post! Oggi scrivo con uno spirito decisamente diverso rispetto all’ultima volta: ho visto che un paio di persone hanno letto un mio articolo! 😀 Si, evidentemente ci vuole poco, ma questa notizia basta a gasarmi!
Ma torniamo al post! L’argomento dell’università è parecchio complesso, perciò ho pensato di dividerlo in più parti:
1. Le lezioni, i professori e il materiale didattico
2. Le matricole (si, questo merita un post a parte!)
3. Il metodo di valutazione
4. Il campus
Credo sia tutto, più o meno. Quindi, oggi voglio parlare del punto 1.
C’è un primo punto fondamentale, che dovrebbero dire subito agli studenti stranieri per evitargli brutte figure tipo la mia: le lezioni sono riservate esclusivamente ai frequentanti, agli iscritti a quel corso. Quindi niente ospiti esterni e se ci sono il professore è tenuto a saperlo (che non vi venga in mente di portarvi il vostro ragazzo a lezione, anche se il giorno dopo ripartirà per l’Italia! Ma in fondo a chi verrebbe mai un’idea simile………?).
Dopo un quarto d’ora dall’inizio della lezione generalmente i professori non ammettono gli studenti in aula: questo è dovuto al fatto che qui la presenza in classe è fondamentale, come spiegherò più avanti, per cui se ogni volta uno studente si perde mezz’ora a fine anno avrà perso 1/3 del corso.
Per quanto riguarda il metodo di insegnamento qui si cambia completamente rispetto all’Italia. Le aule non sono mai troppo grosse e questo permette una certa interattività della lezione, che molto spesso viene svolta con l’aiuto di supporti visivi tipo diapositive o proiezioni di presentazioni al computer. In un certo senso il tipo di lezione ricorda molto quelle dei licei italiani; i professori conoscono tutti i nomi degli studenti, e capita spesso che all’inizio di ogni lezione il professore chieda a qualcuno di riepilogare la lezione precedente o i punti generali più importanti. Questo ha a che vedere anche con l’ avaliaçao continua, di cui parlerò nella 3° parte.
Comunque, piccola osservazione personale, a volte i portoghesi mi sembrano ritardati (oppure li fanno apparire così) perché capita spesso che un professore si metta a precisare cose del tutto ovvie, tipo il fatto che l’Irlanda del Nord faccia parte del Regno Unito o cose del genere.
In ogni caso, credo che questo denoti una certa attenzione da parte del professore nell’assicurarsi che tutti capiscano. C’è da dire che sono comunque sempre gentili e disponibili, e ti danno una mano in tutto ciò che riguarda il loro corso.
E l’esempio più eclatante riguarda il materiale didattico.
Principalmente esso viene fornito attraverso la Blackboard, una sorta di e-learning nel quale il professore pubblica articoli, testi, materiale delle lezioni in continuazione; quasi sempre pubblicano testi da leggere per qualche giorno dopo.
La cosa che però gli fa più onore è la questione dei libri. In Italia il costo medio per preparare un esame, comprando libri nuovi, oscilla più o meno sui 50€ se non di più, e a volte capita di doverne spendere anche 100 per un singolo esame. Non parliamo poi di quando i libri in programma sono stati scritti dal professore! Qui i professori se ne fregano di farti spendere inutili soldi e forniscono loro stessi il libro, magari proprio il loro, al rappresentante di quell’anno; il rappresentante quindi lo porta in una delle migliaia di copisterie vicino all’università e lo aggiunge alla lista del suo anno. Il libro è così pronto per essere stampato da tutti, a costi veramente ridicoli!
Per fare un esempio, sono andata qualche giorno fa in copisteria e ho chiesto il file n2 della lista di Relazioni Internazionali del 2° anno. Nella lista sono scritti tutti i libri di tutte le materia di quell’anno, con accanto il relativo corso, il numero delle pagine e il costo totale delle fotocopie. 2€ (3€ con la rilegatura) e il libro è pronto.
Per il momento mi fermo qui, visto che il post è già abbastanza lungo. Spero che vi abbia interessato, o che almeno non vi abbia fatto annoiare!
TCHAU!